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RISPOSTE AL CATTOLICESIMO
celibato
comunione



I SETTE SACRAMENTI DELLA CHIESA CATTOLICA A CONFRONTO COL VANGELO

   Il sistema religioso Cattolico romano è essenzialmente sacramentale. Esso considera e definisce i sacramenti della Chiesa come segni sensibili che conferiscono la grazia (con o senza la partecipazione di chi riceve il sacramento).

   Si può affermare, con assoluta certezza, che Gesù non ha istituito i famosi sette sacramenti, così come stabiliti dal Concilio di Trento e cioè: battesimo, cresima, eucaristia, penitenza, estrema unzione, ordine e matrimonio. La Chiesa cattolica afferma che il sacramento comunica la grazia per la sola virtù dell'atto stesso, purché amministrato nella forma dovuta. Chi riceve il sacramento non deve, almeno, porre ostacolo. Così la grazia viene comunicata in modo meccanico. Ora, questa è indiscutibilmente magia! Con tal dottrina si colpisce alla radice la Volontà di Dio che stabilisce la grazia, il perdono, la riconciliazione, ma con la piena partecipazione del credente!  Confrontiamo, dunque, brevemente i sacramenti col Vangelo di Cristo.


IL BATTESIMO
Dice il Cattolicesimo:

   L'effetto del battesimo è l'infusione della grazia, per il quale è cancellato il peccato originale.

   La grazia è comunicata dal sacramento per il fatto stesso della sua celebrazione.

   I bambini devono essere battezzati al più presto, subito dopo la nascita (anche durante il parto).

   I bambini che muoiono senza aver ricevuto il battesimo, non possono entrare in cielo, ne rimangono esclusi in eterno e vanno al limbo, località ai margini dell'inferno.

Il Vangelo risponde:

   Marco 10:14 = il peccato originale non esiste, ogni persona nasce pura (Eccles. 7:29).

   Marco 16:16 = il battesimo è accettazione volontaria di coloro che già hanno creduto alla Parola di Dio (Atti 2:41).

   Colossesi 2:12 = inoltre il battesimo è una sepoltura e non un'infusione.


LA CRESIMA
Dice il Cattolicesimo:

   La cresima è un altro sacramento. Essa deve essere amministrata dal vescovo ai ragazzi già battezzati, tra i sette e i dodici anni.

   La Chiesa romana insegna che questo sacramento non è necessario per la salvezza al pari del battesimo, ma chi lo trascura commette peccato.

Il Vangelo:

   Nulla dice riguardo alla cresima, pertanto ogni argomento è superfluo, inutile e presuntuoso.


L'EUCARISTIA
Il Cattolicesimo insegna:

   Gesù disse: "Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue". Da queste parole la dottrina romana insegna, come dogma di fede, che il pane e il vino si tramutano nel corpo, sangue, anima e divinità di Cristo, dopo che il sacerdote ha operato con le sue parole. Pertanto dopo la transustanziazione, avvenuta mediante le parole del sacerdote, il comunicante che riceve le apparenze del pane e del vino (non la sostanza), riceve in realtà il corpo, il sangue, l'anima e la divinità di Gesù Cristo che passano attraverso la bocca e si depositano nello stomaco.

   Dice ancora che tale atto è un vero sacrificio di Cristo; non esattamente una ripetizione del sacrificio sul Golgota, ma una perpetuazione di esso in altro modo. Il Cristo, presente nel pane e nel vino per mezzo della transustanziazione, vi compie l'immolazione e l'offerta di Se stesso a Dio; è la medesima immolazione della croce, ma non cruenta.

Il Vangelo risponde:

   Ebrei 7:27 = Gesù ha offerto Se stesso una volta per sempre; il valore della sua offerta è perpetuo!

   Ebrei 9:12 = il sacrificio di Cristo fatto "una volta sola" è valso ad acquistare una redenzione eterna.

   Luca 22:19 ss = la Cena del Signore è un memoriale e non una ripetizione (anche se non cruenta) del sacrificio di Cristo!

   1 Corinzi 11:23 ss = la Cena è un memoriale col quale noi ricordiamo che siamo stati graziati, perdonati e riconciliati in un Patto Nuovo.

   1 Corinzi 10:16 = inoltre ci rammenta che dobbiamo essere in comunione (= uniti nella Verità, nell'ubbidienza, nella fedeltà, nell'amore, nel ricordo) con Cristo ed i fratelli.


LA CONFESSIONE
Dice il Cattolicesimo:

   La confessione è un altro sacramento. Il sacerdote riceve la confessione e poi può assolvere il peccatore.

   I fedeli devono confessare i peccati almeno una volta l'anno.

   La pratica della confessione auricolare obbligatoria è stata introdotta dal papa Innocenzo III nel 1215.

   Per sostenere questa dottrina il Cattolicesimo porta le parole di Gesù rivolte agli Apostoli e cioè: "A chi rimetterete i peccati saranno rimessi; a chi li riterrete saranno ritenuti" (Giovanni 20:23). "Io ti darò le chiavi del Regno dei Cieli; e tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato nei cieli; e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto nei cieli" (Matteo 16:19).

Il Vangelo risponde:

   C'è da notare, però, che queste parole non dicono che gli Apostoli e tutti i Cristiani avrebbero avuto un potere magico da togliere o ritenere i peccati! Non è in potere dell'uomo assolvere i peccati, solo Dio può farlo! I Cristiani (come gli Apostoli, d'altro canto), hanno unicamente ricevuto il compito di essere ambasciatori di Dio. Essi devono predicare il Vangelo: se chi ascolta, accetta la Parola e si converte, avrà i peccati rimessi (perdonati); se non si converte, avrà i peccati ritenuti (non perdonati).

   1 Giovanni 3:4 = dice che il peccato è la violazione della Legge e non v'è differenza tra peccati; non esiste il peccato mortale o veniale, esiste il peccato.

   Romani 3:23 = il Vangelo afferma che tutti siamo peccatori e quindi in debito con Dio.

   1 Giovanni 1:6 ss = se il peccato è contro Dio, a Lui dobbiamo confessarlo e nel nome di Cristo Gesù, unico Mediatore (1 Timoteo 2:5).

   Matteo 18:15 = il Vangelo parla di una confessione reciproca tra fratelli nel caso che vi sia stato qualche torto tra gli uni e gli altri (Giacomo 5:16).

   Matteo 18:17 = nel caso che il peccato è diventato di pubblico dominio, o si è dato scandalo alla Chiesa, è necessario riequilibrare la comunione con essa prima e poi con Dio.


L'ESTREMA UNZIONE
Dice il Cattolicesimo:

   E' dogma di fede che l'estrema unzione è vero sacramento. Il sacerdote, con olio d'oliva benedetto dal vescovo unge, agli infermi gravi, alcune parti del corpo (occhi, orecchi, narici, bocca, mani, piedi, tutto ciò insomma che può far peccare) e, facendo con quell'olio santo il segno della croce, dice: "Mediante questa sacra unzione Iddio ti perdoni qualunque peccato che tu commettesti col mal uso della vista, dell'udito, dell'odorato, del gusto, della parola, del tatto, del camminare e dell'ardore del piacere".

Il Vangelo risponde:

   Il testo su cui il Cattolicesimo fonda questa teoria è preso da Giacomo 5:14-15. Da notare però alcune cose:

1) Innanzitutto il contesto parla della condizione in cui uno può trovarsi (sofferente, allegro o infermo);
2) Poi nel caso che uno è malato e soffre non è in condizioni di pregare e quindi altri possono pregare vicino a lui, come quando uno prega per tutti nella Chiesa;
3) Inoltre l'unzione d'olio era una pratica terapeutica molto diffusa nell'antichità, quindi tale pratica non ha niente in comune con l'estrema unzione quale l'intende e pratica oggi la Chiesa cattolica. Da notare che la preghiera salva, ristabilisce perché mediante essa i peccati vengono rimessi ad ogni Cristiano. Dopo essere divenuti Cristiani solo la preghiera ci riconcilia a Dio Padre. Ciò vale anche per un malato che, soffrendo, non è nella condizione mentale di poter pregare, ma anche lui ha bisogno di essere riconciliato con Dio. Ecco dunque che la preghiera di un altro fratello sopperisce a tale necessità (l'esempio del fratello che nella riunione della Chiesa prega per tutti è molto trasparente).

   Non esiste alcun passo della Scrittura in cui viene promessa la salvezza improvvisa al punto di morte. Per entrare nel regno di Dio c'è un cammino di fede da fare necessariamente, senza il quale mai saremo perdonati e riconciliati.

   E' un cammino che deve essere accompagnato dalla fede che viene da Dio, Romani 10:17.

   E' necessario pentirsi dei propri falli e di essere stati sempre lontani da Dio, Atti 2:37-38; 3:19.

   È vitale confessare Cristo, il che significa riconoscere la necessità che abbiamo del Salvatore, Romani 10:9- 10; Matteo 10:32.e) E' indispensabile rivestirsi di Cristo, mediante il battesimo, Galati 3:27; Romani 6:3.


L'ORDINE SACRO
Dice il Cattolicesimo:

   L'ordinazione è il rito con cui si conferiscono gli ordini. La Chiesa romana afferma che la consacrazione dei sacerdoti e dei ministri è un sacramento istituito da Gesù Cristo quando Egli ordinò sacerdoti i Suoi discepoli (?!?) la sera in cui istituì l'Eucaristia. Si distinguono sette gradi di Ordini:

Ordini maggiori:

   1) Sacerdoti: si distinguono in sacerdoti di II Ordine, di I Ordine, vescovi o pienezza del sacerdozio;

   2) Diaconi: sono ministri che assistono direttamente i vescovi ed i sacerdoti mentre celebrano la messa o altri sacramenti;

   3) Suddiaconi: servono il diacono quando questi è all'altare;

Ordini minori:

   1) Accoliti: assistono i suddiaconi e preparano tutto ciò che occorre per la messa.

   2) Esorcisti: ad essi spetta di espellere i demoni degli ossessi, secondo il rito approvato dalla Chiesa romana.

   3) Lettori: il loro ufficio è di leggere le Sacre Scritture.

   4) Ostiari: il loro ufficio è di aprire e chiudere le porte della Chiesa.

Il Vangelo risponde:

   Ed esclude in maniera assoluta che esiste una qualsiasi forma di ordinazione sacramentale e qualsiasi organizzazione gerarchica.

   I Cristiani sono fratelli e quindi tutti uguali fra loro, Matteo 23:8.

   Non v'è distinzione, né vi sono riguardi personali dinanzi a Dio, Romani 2:11.

   Nella Chiesa possono esserci delle persone che svolgono un compito spirituale, ma questo non significa, nel modo più assoluto, che devono esserci "gerarchie", o "capi" e così via, Efesini 4:11.


IL MATRIMONIO
Dice il Cattolicesimo:

   Il Concilio di Trento stabilisce come dogma di fede che il matrimonio è uno dei sette sacramenti istituito da Gesù.

   b) Dice ancora la dottrina romana che prima di Cristo il matrimonio esisteva sì, ma come semplice contratto. Ora Gesù Cristo lo ha elevato alla dignità di sacramento che conferisce una grazia speciale.

   C'è una netta contraddizione nella dottrina cattolica: da una parte mette il matrimonio nel numero dei sette sacramenti, dall'altra insegna che il celibato è uno stato superiore in perfezione, una condizione di vita più accettevole a Dio!

Il Vangelo risponde:

   Il matrimonio è un'istituzione divina fin dalle origini. Dio disse: "L'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie", Genesi 2:24.

   Inoltre il matrimonio è descritto, nel Nuovo Testamento, come una precisa volontà divina: E' da fare per evitare le fornicazioni, 1 Corinzi 7:1-5; non deve essere scisso, fuorché per tradimento di uno dei due coniugi, Matteo 19:6 ss..

 
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